Donna fenomenale

Dedicato a Etiy, mia nonna

Sono cresciuta circondata da donne che erano toste, ambiziose, dedite alla propria famiglia ma, allo stesso tempo, molto decise su tutto ciò che si prefiggevano di fare.

Queste donne, a cominciare da mia nonna, sono state le eroine che mi hanno guidato donandomi fiducia in me stessa e spirito di indipendenza.

Oggi, sono quella che sono grazie a loro: grazie alla loro costante attenzione, al loro amore e ai loro insegnamenti. A ogni passo della mia vita mi hanno fatto sentire ― qui prendo in prestito le parole di Maya Angelou ― una donna fenomenale.

Mi hanno insegnato ad amare me stessa, la mia individualità, la mia unicità, il colore della mia pelle, tutto ciò che sono. Mi hanno insegnato a non permettere a nessuno di sminuire ciò che sono, sento, voglio.


Mia nonna era una ribelle.

Mia nonna, che io chiamo “Etiy”, è stata il pilastro della nostra famiglia. Sposata con un ufficiale dell’esercito etiope (spesso assente), è sempre rimasta il faro della casa, interpretando con successo sia il ruolo di madre che quello di padre. Si è presa la piena responsabilità della cura dei suoi figli, un compito ovunque molto impegnativo ma ancora più duro in posti come l’Etiopia.

E’ banale ricordarlo, ma una delle sfide dell’essere donna in una società fortemente attaccata ai dogmi religiosi ―come è quella etiope ― è che le donne sono considerate inferiori agli uomini nelle loro attività quotidiane o nella vita professionale.

Mia nonna è cresciuta in un periodo in cui le donne venivano cedute tramite matrimoni combinati, messe subito a tacere, mutilate, forzate alla prostituzione (fenomeni contro cui molto è stato fatto ma ancora presenti in alcune aree dell’Etiopia).

Ma lei non ha mai accettato i ruoli di genere tradizionali e non ha mai tollerato le norme tradizionali che limitavano la sua autodeterminazione: ha scelto di essere una donna tosta, una femminista nata, che ha infranto tutte le barriere di genere.

Mia nonna si è opposta a tutte le forme di discriminazione attraverso lo strumento principale in suo possesso: l’istruzione, una dote a cui la mia famiglia dà valore più di qualsiasi altra cosa ― compresa la ricchezza materiale ― perché aumenta la fiducia in te stessa e aggiunge potenza e credibilità alla tua voce.

Mia madre ― l’altro mio modello di riferimento ―ha  seguito le orme di mia nonna, mi ha insegnato a combattere gli stereotipi e a difendere tutto ciò in cui credo. Allo stesso modo hanno fatto le mie zie, che sono praticamente mie sorelle.

Non solo… mia nonna, mia mamma e le mie zie mi hanno anche insegnato che “essere belle” è una mentalità. Ognuna ha qualcosa di bello: il segreto è identificarlo e coltivarlo. Mi hanno spinto ad abbracciare le mie imperfezioni e a celebrare la mia unicità.

Mi hanno insegnato che noi, donne dai molti colori e dalle molte voci, non abbiamo bisogno di conferme o apprezzamenti da parte di nessuno.

Mi hanno mostrato come lo scopo della mia vita non è dimostrare di essere uguale a un uomo, ma di prosperare e superare me stessa, essendo esclusivamente quella che sono.

Mi hanno insegnato che hai sempre la possibilità di rimanere fedele a ciò in cui credi. Questo ti permette di rialzarti quando cadi e sbatti forte, quando lotti per essere la tua campionessa, quando scegli di dominare il tuo mondo. Mi hanno detto: è una tua decisione, sii una combattente ― donna fenomenale ― e ruggisci a modo tuo.


Le belle donne si chiedono dove stia il mio segreto.
Io non sono attraente e non ho misure da modella
ma quando comincio a raccontare,
pensano che io stia dicendo bugie.
Io dico,
è nell’estensione delle mie braccia
nelle curve dei miei fianchi,
nell’andatura del mio passo,
nel ricciolo delle mie labbra.
Sono una donna
fenomenale.
Una donna fenomenale,
questa sono io.

Io entro in una stanza
tanto disinvolta come piace a te,
agli uomini,
i maschi rimangono fermi o
cadono in ginocchio.
Poi sciamano attorno a me,
un alveare di api.
Io dico,
è il fuoco nei miei occhi,
e il bagliore dei miei denti,
l’ondeggiare del bacino,
la gioia nei miei passi.
Sono una donna
fenomenale.
Una donna fenomenale,
questa sono io.

Gli uomini stessi si sono chiesti
cosa vedono in me.
Ci provano così tanto
ma non possono toccare
il mio mistero più profondo.
Quando provo a mostrarglielo
dicono che ancora non riescono a vederlo.
Io dico,
è l’arco della mia schiena,
il sole del mio sorriso,
la curva dei miei seni,
la grazia del mio stile.
Sono una donna
fenomenale.
Una donna fenomenale,
questa sono io.

Ora voi capite
perché il mio capo non è chino.
Io non grido o salto su,
non devo parlare tanto forte.
Quando mi vedete passare
dovreste essere orgogliosi.
Io dico,
è nel rumore dei miei tacchi,
la piega dei miei capelli,
il palmo della mia mano,
il bisogno delle mie attenzioni,
perché io sono una donna
fenomenale.
Una donna fenomenale,
sono io.

― Maya Angelou